venerdì 11 novembre 2011

#2eurox10leggi: libertà è partecipazione

Perché ho aderito fin da subito all'iniziativa di #2eurox10leggi, tanto da promuovere l'iniziativa della giornata a blog uniti? 
I motivi sono molto semplici.

Credo nella democrazia. Questo è l'esempio più alto di democrazia, il vero "potere al popolo", che chiede e propone leggi. Sulle quali si può ancora discutere, che si possono modificare, adattare, ma che VOGLIAMO.

Credo nelle risorse della rete. Da quando mi sono timidamente affacciata al mondo dei blog, e poi dei social network, non ho più smesso di stupirmi per le potenzilità che ho visto svilupparsi sotto i miei occhi e per la realizzazione immediata e capillare di progetti ed eventi. Penso, per esempio, alla campagna elettorale di Pisapia a Milano, col risvolto ludico dei #Morattiquotes; a Se non ora quando, che partendo dal web ha portato un milione di persone in piazza; il gruppo #donnexdonne; il blogstorming di Genitoricrescono; le campagne Nastro Rosa e Seloamilegalo...

Credo nella condivisione. Se tutti gli input che quotidianamente ci scambiamo su Internet rimangono solo tra noi "navigatori" semplicemente muoiono e vengono dimenticati. Se li condividiamo con chi non ha accesso alla rete, se li facciamo viaggiare tra le persone "fisicamente", se ne parliamo col vicino di casa, con i colleghi, gli amici, diventano una risorsa, capace di creare consapevolezza, informazione e cultura.

Credo nella partecipazione. Siete d'accordo con le 10 leggi? Bene, andate ad approfondirle, miglioratele, rendetele efficaci. Non siete d'accordo con le 10 leggi? Bene, andate a spiegare perché, obiettate, fateci cambiare idea. E più in generale: vi aprono una discarica sotto casa? Manifestate, raccogliete firme. Cercano in tutti i modi di "razionalizzare" le scuole facendole diventare dei pollai? Riunitevi, parlatene con gli altri genitori, opponetevi. Tutto, ma non restate chiusi in casa a mugugnare, a lamentarvi del tempo e dei politici, perché è esattamente questo che vogliono da noi: ci vogliono poveri, ignoranti, assuefatti, drogati di tv e di gratta-e-vinci, per poter decidere del nostro futuro senza le nostre teste svuotate dall'indifferenza.

Credo nella parità dei diritti e dei doveri tra uomo e donna. Siamo diversi, ma questa la diversità arricchisce entrambi. Credo che un Paese in cui le donne hanno accesso alla politica e a tutti i posti in cui si scrive la storia sia un Paese più ricco per tutti, non solo per chi finalmente può far sentire la sua voce ma anche per chi la starà ad ascoltare. 

Ecco perché, quando alcune donne si uniscono e decidono di comprare la pagina di un quotidiano per scrivere 10 leggi da chiedere alla politica, io ci sto.

- Tutte le info si trovano sul blog dedicato all'iniziativa #2eurox10leggi.
- Per partecipare con una o più quote all'acquisto della pagina cliccate qui.
- Le parole chiave di questa giornata sono bellissime, tenetele a mente: 
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5 commenti:

  1. Bellissimo post.
    L'essenza di questo progetto.

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  2. Tu mi citi Gaber nel titolo e io non posso che dirti Brava! Anzi, brave!(Libertà non è star sopra un albero...)

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  3. un bacio!! ti abbraccerei se potessi :)

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  4. Magnifica!
    Purtroppo non ero a conoscenza di questa iniziativa, è la prima volta che ti leggo. Però è bello leggere che ci sono persone come te :)

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